Contrariamente al vecchio RGSL [Raggruppamento Giovanile Studenti e Lavoratori], il FdG fu inoltre pensato come strumento di formazione politica, dal momento che tra i compiti che svolse si trova l'organizzazione di corsi annuali di aggiornamento politico per i dirigenti giovanili. Si venne a realizzare insomma quell'opera di formazione di quadri che Rauti ed i suoi andavano chiedendo negli anni Cinquanta, e non appare un caso che con il rientro dei rautiani si sia proceduto a tale ristrutturazione del settore giovanile. È interessante l'articolazione che venne prevista nello statuto per la “corporazione studentesca”, il principale dei due organismi dell'organizzazione “d'ambiente”. Oltre ad un fiduciario nazionale ed un fiduciario provinciale (speculari alla struttura di fondo del FdG) erano previsti dei nuclei d'istituto, costituiti “in tutti gli istituti e le scuole di istruzione secondaria in cui il Fronte della Gioventù annoveri non meno di cinque iscritti” a loro volta organizzati da un fiduciario di istituto e da uno di sezione o di classe <117. Vi si riscontra una ricerca di profondità in quanto alla penetrazione nel mondo scolastico, rispondente sia alla gestione sostanzialmente fallimentare della presenza nell'ambito universitario, sia all'elezione della scuola a luogo specifico di “raccordo tra la dimensione nazionale dello scontro fra neofascisti ed estrema sinistra e la sua diffusione a livello locale” <118.
Nel citato appunto del novembre 1971, viene osservato che nei primi mesi di esistenza del FdG, la sua attività era rimasta circoscritta ai tentativi di “richiamare l'attenzione degli studenti sulla necessità di frequentare responsabilmente le lezioni, respingere i tentativi di strumentalizzazione politica dell'estrema sinistra ed isolare le provocazioni “rosse”” <119. La nuova struttura attivistica giovanile, in sostanza, si mise nella posizione del tutore dell'ordine scolastico, andando anche ad inviare lettere a presidi e professori in cui offriva in tal senso la sua collaborazione, ma assicurando, allo stesso tempo, la disponibilità a “contrastare la violenza comunista” <120. La disponibilità a fare da contraltare alla “violenza comunista”, tuttavia, oltre ad essere in evidente contraddizione con il proposito di porsi come garanti della regolarità della vita scolastica, cozzava con la realtà di una popolazione studentesca in generalizzato fermento, in cui i giovani neofascisti si trovarono in una situazione di costante inferiorità numerica rispetto a quelli di sinistra, finendo per “subire quotidiane violente rappresaglie e soprusi, al limite del linciaggio, al punto che non furono pochi quelli che dovettero abbandonare le scuole pubbliche per iscriversi agli istituti privati” <121.
Soprattutto a partire dall'anno scolastico 1972-1973 si riscontra nelle scuole romane di diverse zone della città un crescendo di scontri tra studenti di sinistra e di destra. Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 1972 la Questura segnalò due dozzine di scontri tra studenti nei licei classici Dante Alighieri e Tacito, in Prati, Augusto, all'Appio-Tuscolano, Giulio Cesare, al Trieste-Salario, Lucrezio Caro e Mameli, ai Parioli, Orazio, a Montesacro, Visconti e Virgilio, al centro, e Vivona, all'EUR; nei licei scientifici Plinio Seniore e Benedetto Croce, a Castro Pretorio e Malpighi, alla Pisana; e negli istituti tecnici industriali Giovanni XXIII, a Tor Sapienza e Genovesi, ai Parioli <122. Tra le dinamiche di questi scontri, può notarsi che non infrequentemente essi originavano dalla volontà di ostacolare i volantinaggi del Fronte della Gioventù, di concedere la parola ai fascisti nelle assemblee o di impedirne l'ingresso stesso nelle scuole. A metà novembre, ad esempio, la didattica venne sospesa per tre giorni al liceo Orazio in seguito all'iniziativa di "un gruppo di estremisti di sinistra [che] dopo aver tenuto un collettivo, effettuavano un corteo. Quindi una delegazione di partecipanti al corteo si faceva ricevere dal preside al quale avanzava la proposta di espellere dall'istituto tre studenti “perché di estrema destra”. Successivamente gli stessi estremisti di sinistra uscivano dall'edificio intenzionati ad aggredire elementi di estrema desta che sostavano nelle vicinanze del liceo […] Il giorno 16 quasi tutti gli studenti entravano nel liceo, ma l'attività didattica rimaneva completamente paralizzata da assemblee e collettivi, svoltisi ad iniziativa di estremisti di sinistra sul tema: “Fuori i fascisti dal liceo Orazio”" <123.
I fascisti romani nella scuola dei primi anni Settanta appaiono lontani da quelli di vent'anni prima, forti della baldanza degli irriducibili sconfitti. Egualmente disposti allo scontro, gli studenti della nuova generazione sembrano tuttavia impreparati a sostenerlo, nella necessità di mantenere il contraddittorio equilibrio tra l'opposizione frontale ai rossi e le indicazioni di rispettabilità impresse dal nuovo corso almirantiano. Ancora nel dicembre 1973 il SID informò di una riunione del FdG tenutasi a Roma in cui si era sottolineata la necessità di far sentire la propria presenza nelle scuole, settore che nella riunione venne definito “dominato dall'attivismo di sinistra” <124. Ma già con l'inizio del nuovo anno scolastico, nell'ottobre 1973 la Questura aveva annotato cinque pestaggi individuali a danno di tre studenti di destra al Virgilio e due nei pressi del Giulio Cesare <125. Colpiscono particolarmente questi ultimi due, avvenuti il 13 ottobre, quando all'uscita di scuola, a distanza di pochi isolati e di un quarto d'ora, due studenti vennero presi a bastonate da parte di studenti della sinistra rivoluzionaria (verosimilmente lo stesso gruppo), dopo che la mattina alle ore 8 un gruppo di studenti della sinistra rivoluzionaria e di quella parlamentare, si appostavano davanti all'ingresso del liceo “Giulio Cesare” per impedire l'accesso nell'istituto a studenti ritenuti di destra.
"Alle ore 8,15 un vivace tafferuglio si verificava quando questi ultimi tentavano di entrare nell'istituto. […] Successivamente alle 10,30 gli studenti di sinistra tenevano, nell'interno del liceo, un'assemblea, durante la quale si discuteva sul fascismo “come arma della borghesia e del padronato per stroncare i processi di crescita anticapitalistica all'interno della classe operaia”" <126.
Per tutto l'anno scolastico 1973-74, con maggiore frequenza rispetto all'anno precedente e con un crescente ricorso all'uso di armi improprie (principalmente bastoni di legno, spranghe di ferro, catene, martelli, pistole lanciarazzi e, in qualche caso, bottiglie molotov), si susseguirono incidenti nelle scuole romane: pestaggi di studenti fascisti, in quanto tali o perché sorpresi a volantinare <127, schieramenti per impedirne all'accesso nelle scuole <128, risse <129 e qualche aggressione alla sede del Fronte della Gioventù in via Sommacampagna o ad altre sezioni missine <130.
Non sorprende il fatto che durante il quarto corso di aggiornamento politico per i dirigenti organizzato dal FdG nel settembre del 1974, nell'ambito della presentazione dei Nuclei d'istituto (previsti, come detto, all'atto di fondazione del Fronte), venisse diffuso una sorta di manuale di comportamento per l'attivismo nelle scuole, nell'ottica di una necessaria razionalizzazione dello scontro <131. Colpisce piuttosto che in esso, parallelamente all'invito allo sviluppo di un attivismo frontale nelle scuole tradizionalmente rosse, venisse previsto che i militanti missini dovessero imparare a “cavarsela da soli” in caso di incidenti, senza ricorrere, come in passato, al supporto di soggetti estranei all'ambiente scolastico di provenienza. Si tentava cioè di forgiare una nuova componente attivistica in grado di reggere lo scontro con gli studenti di sinistra. Ciò che tuttavia rese inattuabile tale intendimento era la percezione della stessa presenza dei fascisti all'interno delle scuole come provocatoria nei confronti di un movimento studentesco avviato a passo deciso verso assunti rivoluzionari. Già tra l'ottobre 1970 ed il gennaio 1971 l'allora quindicinale «Lotta Continua» pubblicò un servizio incentrato sul neofascismo romano (soprattutto su Avanguardia Nazionale) in cui era suffragata questa percezione, oltre che pericolosamente indicati nominativi ed indirizzi di diversi militanti di destra <132.
[NOTE]
117 M. Anderson, I percorsi della destra, cit., pp. 84-85.
118 G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa, cit., p. 154.
119 ACS, MI, PS, Cat. G (1944-1986), b. 325, fasc. “Azione Giovani (Fronte Nazionale della Gioventù)”, s.fasc. “Affari generali”, Appunto s.i., MSI - “Fronte della Gioventù”, 25/7/1973, allegato n. 1, appunto s.i., MSI - Costituzione del “Fronte della Gioventù”, 25/11/1971.
120 Ibidem.
121 G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa, cit., pp. 160-161.
122 Cfr. ACS, MI, GAB (1971-1975), b. 52, fasc. “Incidenti durante manifestazioni politiche o sindacali. Statistica. Relazioni”, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese
di ottobre 1972, 10/11/1972, pp. 72, 74, 76-83; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di novembre 1972, 12/12/1972, pp. 104, 107, 109-111, 114; ivi, rapporto della
DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di dicembre 1972, 11/1/1973, pp. 84, 86.
123 Ivi, apporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di novembre 1972, 12/12/1972, pp. 110-111.
124 ACS, MI, PS, Cat. G (1944-1986), b. 325, fasc. “Azione Giovani (Fronte Nazionale della Gioventù)”, s.fasc. “Roma”, circolare del SID s.n., 3/12/1973.
125 ACS, MI, GAB (1971-1975), b. 51, fasc. “Incidenti durante manifestazioni politiche o sindacali. Statistica. Relazioni (1° fascicolo)”, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di ottobre 1973, 9/11/1973, pp. 51-54.
126 Ivi, pp. 52-53.
127 Cfr. ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di gennaio 1974, 7/2/1974, pp. 59, 63, 67; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti
riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di marzo 1974, 6/4/1974, pp. 66, 75.
128 Cfr. ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di gennaio 1974, cit., p. 62; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di marzo 1974, cit., pp. 65, 72, 75-76. In uno di questi rapporti, viene osservato con un certo sarcasmo che l'estromissione degli studenti di estrema destra dallo scientifico Benedetto Croce del 26/3/1974, durante la quale una studentessa del Fronte della Gioventù venne mandata al pronto soccorso, e a cui seguì l'occupazione della sede del liceo, venne effettuata “asseritamente in segno di protesta contro le “violenze fasciste””. Cfr. ivi, p. 72.
129 Cfr. ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di ottobre 1973, cit., p. 54; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di novembre 1973, cit., p. 47; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di gennaio 1974, cit., p. 63; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di marzo 1974, cit., pp. 71, 75; ACS, MI, GAB (1971-1975), b. 53, fasc. “O.S.P. Incidenti - manifestazioni politiche (2° fascicolo)”, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di aprile 1974, 13/5/1974, pp. 69-70.
130 Cfr. ACS, MI, GAB (1971-1975), b. 51, fasc. “Incidenti durante manifestazioni politiche o sindacali. Statistica. Relazioni (1° fascicolo)”, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di novembre 1973, cit., p. 50; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di gennaio 1974, cit., p. 68; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di marzo 1974, cit., pp. 72, 76; ACS, MI, GAB (1971-1975), b. 53, fasc. “O.S.P. Incidenti - manifestazioni politiche (2° fascicolo)”, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di aprile 1974, cit., p. 64.
131 Il Nucleo d'Istituto: organizzazione e metodologia, Fronte della Gioventù, IV Corso di aggiornamento politico per dirigenti, Ostia (Roma), 19-22 settembre 1974, citato in G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa, cit., p. 160.
132 Rapporto sullo squadrismo. Chi sono, chi li comanda, chi li paga, in «Lotta Continua», a. II, nn. 18-21. 15/10/1970, 29/10/1970, 12/11/1970, 24/11/1970 e a. III, n. 2, 29/1/1971.
Carlo Costa, "Credere, disobbedire, combattere". Il Neofascismo a Roma dai FAR ai NAR (1944-1982), Tesi di dottorato, Università degli Studi della Tuscia - Viterbo, 2014
Nel citato appunto del novembre 1971, viene osservato che nei primi mesi di esistenza del FdG, la sua attività era rimasta circoscritta ai tentativi di “richiamare l'attenzione degli studenti sulla necessità di frequentare responsabilmente le lezioni, respingere i tentativi di strumentalizzazione politica dell'estrema sinistra ed isolare le provocazioni “rosse”” <119. La nuova struttura attivistica giovanile, in sostanza, si mise nella posizione del tutore dell'ordine scolastico, andando anche ad inviare lettere a presidi e professori in cui offriva in tal senso la sua collaborazione, ma assicurando, allo stesso tempo, la disponibilità a “contrastare la violenza comunista” <120. La disponibilità a fare da contraltare alla “violenza comunista”, tuttavia, oltre ad essere in evidente contraddizione con il proposito di porsi come garanti della regolarità della vita scolastica, cozzava con la realtà di una popolazione studentesca in generalizzato fermento, in cui i giovani neofascisti si trovarono in una situazione di costante inferiorità numerica rispetto a quelli di sinistra, finendo per “subire quotidiane violente rappresaglie e soprusi, al limite del linciaggio, al punto che non furono pochi quelli che dovettero abbandonare le scuole pubbliche per iscriversi agli istituti privati” <121.
Soprattutto a partire dall'anno scolastico 1972-1973 si riscontra nelle scuole romane di diverse zone della città un crescendo di scontri tra studenti di sinistra e di destra. Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 1972 la Questura segnalò due dozzine di scontri tra studenti nei licei classici Dante Alighieri e Tacito, in Prati, Augusto, all'Appio-Tuscolano, Giulio Cesare, al Trieste-Salario, Lucrezio Caro e Mameli, ai Parioli, Orazio, a Montesacro, Visconti e Virgilio, al centro, e Vivona, all'EUR; nei licei scientifici Plinio Seniore e Benedetto Croce, a Castro Pretorio e Malpighi, alla Pisana; e negli istituti tecnici industriali Giovanni XXIII, a Tor Sapienza e Genovesi, ai Parioli <122. Tra le dinamiche di questi scontri, può notarsi che non infrequentemente essi originavano dalla volontà di ostacolare i volantinaggi del Fronte della Gioventù, di concedere la parola ai fascisti nelle assemblee o di impedirne l'ingresso stesso nelle scuole. A metà novembre, ad esempio, la didattica venne sospesa per tre giorni al liceo Orazio in seguito all'iniziativa di "un gruppo di estremisti di sinistra [che] dopo aver tenuto un collettivo, effettuavano un corteo. Quindi una delegazione di partecipanti al corteo si faceva ricevere dal preside al quale avanzava la proposta di espellere dall'istituto tre studenti “perché di estrema destra”. Successivamente gli stessi estremisti di sinistra uscivano dall'edificio intenzionati ad aggredire elementi di estrema desta che sostavano nelle vicinanze del liceo […] Il giorno 16 quasi tutti gli studenti entravano nel liceo, ma l'attività didattica rimaneva completamente paralizzata da assemblee e collettivi, svoltisi ad iniziativa di estremisti di sinistra sul tema: “Fuori i fascisti dal liceo Orazio”" <123.
I fascisti romani nella scuola dei primi anni Settanta appaiono lontani da quelli di vent'anni prima, forti della baldanza degli irriducibili sconfitti. Egualmente disposti allo scontro, gli studenti della nuova generazione sembrano tuttavia impreparati a sostenerlo, nella necessità di mantenere il contraddittorio equilibrio tra l'opposizione frontale ai rossi e le indicazioni di rispettabilità impresse dal nuovo corso almirantiano. Ancora nel dicembre 1973 il SID informò di una riunione del FdG tenutasi a Roma in cui si era sottolineata la necessità di far sentire la propria presenza nelle scuole, settore che nella riunione venne definito “dominato dall'attivismo di sinistra” <124. Ma già con l'inizio del nuovo anno scolastico, nell'ottobre 1973 la Questura aveva annotato cinque pestaggi individuali a danno di tre studenti di destra al Virgilio e due nei pressi del Giulio Cesare <125. Colpiscono particolarmente questi ultimi due, avvenuti il 13 ottobre, quando all'uscita di scuola, a distanza di pochi isolati e di un quarto d'ora, due studenti vennero presi a bastonate da parte di studenti della sinistra rivoluzionaria (verosimilmente lo stesso gruppo), dopo che la mattina alle ore 8 un gruppo di studenti della sinistra rivoluzionaria e di quella parlamentare, si appostavano davanti all'ingresso del liceo “Giulio Cesare” per impedire l'accesso nell'istituto a studenti ritenuti di destra.
"Alle ore 8,15 un vivace tafferuglio si verificava quando questi ultimi tentavano di entrare nell'istituto. […] Successivamente alle 10,30 gli studenti di sinistra tenevano, nell'interno del liceo, un'assemblea, durante la quale si discuteva sul fascismo “come arma della borghesia e del padronato per stroncare i processi di crescita anticapitalistica all'interno della classe operaia”" <126.
Per tutto l'anno scolastico 1973-74, con maggiore frequenza rispetto all'anno precedente e con un crescente ricorso all'uso di armi improprie (principalmente bastoni di legno, spranghe di ferro, catene, martelli, pistole lanciarazzi e, in qualche caso, bottiglie molotov), si susseguirono incidenti nelle scuole romane: pestaggi di studenti fascisti, in quanto tali o perché sorpresi a volantinare <127, schieramenti per impedirne all'accesso nelle scuole <128, risse <129 e qualche aggressione alla sede del Fronte della Gioventù in via Sommacampagna o ad altre sezioni missine <130.
Non sorprende il fatto che durante il quarto corso di aggiornamento politico per i dirigenti organizzato dal FdG nel settembre del 1974, nell'ambito della presentazione dei Nuclei d'istituto (previsti, come detto, all'atto di fondazione del Fronte), venisse diffuso una sorta di manuale di comportamento per l'attivismo nelle scuole, nell'ottica di una necessaria razionalizzazione dello scontro <131. Colpisce piuttosto che in esso, parallelamente all'invito allo sviluppo di un attivismo frontale nelle scuole tradizionalmente rosse, venisse previsto che i militanti missini dovessero imparare a “cavarsela da soli” in caso di incidenti, senza ricorrere, come in passato, al supporto di soggetti estranei all'ambiente scolastico di provenienza. Si tentava cioè di forgiare una nuova componente attivistica in grado di reggere lo scontro con gli studenti di sinistra. Ciò che tuttavia rese inattuabile tale intendimento era la percezione della stessa presenza dei fascisti all'interno delle scuole come provocatoria nei confronti di un movimento studentesco avviato a passo deciso verso assunti rivoluzionari. Già tra l'ottobre 1970 ed il gennaio 1971 l'allora quindicinale «Lotta Continua» pubblicò un servizio incentrato sul neofascismo romano (soprattutto su Avanguardia Nazionale) in cui era suffragata questa percezione, oltre che pericolosamente indicati nominativi ed indirizzi di diversi militanti di destra <132.
[NOTE]
117 M. Anderson, I percorsi della destra, cit., pp. 84-85.
118 G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa, cit., p. 154.
119 ACS, MI, PS, Cat. G (1944-1986), b. 325, fasc. “Azione Giovani (Fronte Nazionale della Gioventù)”, s.fasc. “Affari generali”, Appunto s.i., MSI - “Fronte della Gioventù”, 25/7/1973, allegato n. 1, appunto s.i., MSI - Costituzione del “Fronte della Gioventù”, 25/11/1971.
120 Ibidem.
121 G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa, cit., pp. 160-161.
122 Cfr. ACS, MI, GAB (1971-1975), b. 52, fasc. “Incidenti durante manifestazioni politiche o sindacali. Statistica. Relazioni”, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese
di ottobre 1972, 10/11/1972, pp. 72, 74, 76-83; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di novembre 1972, 12/12/1972, pp. 104, 107, 109-111, 114; ivi, rapporto della
DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di dicembre 1972, 11/1/1973, pp. 84, 86.
123 Ivi, apporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di novembre 1972, 12/12/1972, pp. 110-111.
124 ACS, MI, PS, Cat. G (1944-1986), b. 325, fasc. “Azione Giovani (Fronte Nazionale della Gioventù)”, s.fasc. “Roma”, circolare del SID s.n., 3/12/1973.
125 ACS, MI, GAB (1971-1975), b. 51, fasc. “Incidenti durante manifestazioni politiche o sindacali. Statistica. Relazioni (1° fascicolo)”, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di ottobre 1973, 9/11/1973, pp. 51-54.
126 Ivi, pp. 52-53.
127 Cfr. ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di gennaio 1974, 7/2/1974, pp. 59, 63, 67; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti
riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di marzo 1974, 6/4/1974, pp. 66, 75.
128 Cfr. ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di gennaio 1974, cit., p. 62; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di marzo 1974, cit., pp. 65, 72, 75-76. In uno di questi rapporti, viene osservato con un certo sarcasmo che l'estromissione degli studenti di estrema destra dallo scientifico Benedetto Croce del 26/3/1974, durante la quale una studentessa del Fronte della Gioventù venne mandata al pronto soccorso, e a cui seguì l'occupazione della sede del liceo, venne effettuata “asseritamente in segno di protesta contro le “violenze fasciste””. Cfr. ivi, p. 72.
129 Cfr. ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di ottobre 1973, cit., p. 54; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di novembre 1973, cit., p. 47; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di gennaio 1974, cit., p. 63; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di marzo 1974, cit., pp. 71, 75; ACS, MI, GAB (1971-1975), b. 53, fasc. “O.S.P. Incidenti - manifestazioni politiche (2° fascicolo)”, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di aprile 1974, 13/5/1974, pp. 69-70.
130 Cfr. ACS, MI, GAB (1971-1975), b. 51, fasc. “Incidenti durante manifestazioni politiche o sindacali. Statistica. Relazioni (1° fascicolo)”, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di novembre 1973, cit., p. 50; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di gennaio 1974, cit., p. 68; ivi, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di marzo 1974, cit., pp. 72, 76; ACS, MI, GAB (1971-1975), b. 53, fasc. “O.S.P. Incidenti - manifestazioni politiche (2° fascicolo)”, rapporto della DGPS, div. OP n. 444/3, Relazione sugli incidenti riguardanti l'O.P. verificatisi nel mese di aprile 1974, cit., p. 64.
131 Il Nucleo d'Istituto: organizzazione e metodologia, Fronte della Gioventù, IV Corso di aggiornamento politico per dirigenti, Ostia (Roma), 19-22 settembre 1974, citato in G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa, cit., p. 160.
132 Rapporto sullo squadrismo. Chi sono, chi li comanda, chi li paga, in «Lotta Continua», a. II, nn. 18-21. 15/10/1970, 29/10/1970, 12/11/1970, 24/11/1970 e a. III, n. 2, 29/1/1971.
Carlo Costa, "Credere, disobbedire, combattere". Il Neofascismo a Roma dai FAR ai NAR (1944-1982), Tesi di dottorato, Università degli Studi della Tuscia - Viterbo, 2014