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mercoledì 11 ottobre 2023

Ci siamo appostati presso Canevara ed abbiamo fatto fuoco sopra i tedeschi mentre incendiavano i ponti

Canevara, Frazione di Massa. Fonte: mapio.net

Dal punto di vista prettamente militare il mese di settembre [1944] vide un progressivo aumento delle azioni di sabotaggio, messe in atto dal Gruppo [Gruppo Patrioti Apuani] e dirette a colpire le retrovie del fronte. A tale scopo, come già visto, venne creata la 5^ compagnia “Falco”, composta dai migliori uomini dell'intera formazione e affidata al Tenente “Sergio”, Gino Briglia. La decisione di creare tale reparto fu concordata con inviati delle truppe alleate, come riportato nel documento datato 23 agosto: “Stamani nel rapporto ufficiali, alla presenza dell'incaricato della missione, sono stati trattati i seguenti argomenti: azione in caso dell'avanzata alleata, concludendo con l'invio del seguente radiogramma al comando alleato: Stamani rapporto ufficiali gruppo patrioti apuani forza 500 uomini da mesi operante monti apuani dipendenze CLN provinciale disposto: piano impegnativo per salvaguardare vie comunicazione. Sarà impedito crollo rocce località Porta sulla via Aurelia presso Apuania Montignoso; sabotaggio ponti Cinquale et Brugiano sulla va litoranea nonché ponti Francesconi, Castagnola et Distretto nella città di Massa. Prestabilito piano per servizio indicazione campi minati et altre informazioni nelle zone Montignoso, Massa […] Stabilita azione di disturbo annientamento forze nazi-fasciste durante loro ritirata secondo efficienza armi che sarà aumentata mediante vostri lanci non ancora pervenuti at detta formazione.” <308
Diverse furono le azioni compiute dagli uomini di “Sergio” a partire da metà settembre del '44; tra queste il tentativo fallito di assaltare una postazione tedesca: “[...] Il colpo prospettato per catturare la mitragliatrice tedesca non poté essere effettuato perché in quella notte gli uomini della Brigata Garibaldi, per un folle tentativo non riuscito, causò l'allarme in tutte le postazioni tedesche, furono così rinforzati i posti di guardia ciò impossibilitò gli uomini della stessa pattuglia d'agire. La popolazione pregava piangente che i patrioti si astenessero sul modo più assoluto d'attaccare i nazisti per evitare altre stragi di donne e bambini.” <309
L'episodio che causò l'allerta nelle postazioni tedesche fu l'attacco fallito compiuto da uomini del distaccamento garibaldino “A. Cartolari” contro una caserma nazista nella zona di Castagnola. Rimasero uccisi due partigiani, Fedoro Moisè, “Fulmine”, che morì sul posto, e Enzo Petacchi, “Vipera” che, trasportato in salvo dai propri compagni, non sopravvisse alle ferite riportate. Un terzo partigiano, Aldo Salvetti di 21 anni, venne catturato vivo dai tedeschi; interrogato e torturato venne infine ucciso. Salvetti venne decorato a guerra finita con la medaglia d'oro al Valor Militare.
Altri episodi, che videro protagonisti i partigiani della compagnia “Falco”, vengono puntualmente descritti nelle relazioni che “Sergio” inviava a Pietro Del Giudice dopo ogni colpo. Il 17 settembre avvenne uno scontro a fuoco nella zona di Ricortola, quando una pattuglia di dieci uomini si imbatté in un autocarro tedesco cercando di distruggerlo con il lancio di bombe a mano. Il 19 venne danneggiato un ponte nella zona di Antona per impedire che i tedeschi potessero raggiungere facilmente il paese, in quel momento sede del comando gruppo. Sempre lo stesso giorno venne tagliato il filo telefonico che collegava l'osservatorio tedesco sul monte Carchio con le batterie posizionate nel paese di Altagnana e venne ucciso un soldato tedesco inviato a ripristinare la linea. In questo caso è interessante osservare come “Sergio” si preoccupasse di informare il comando di aver sepolto il cadavere, con lo scopo evidente di evitare possibili rappresaglie tedesche. Il 21 venne fatto saltare un ponte nelle vicinanze della frazione di San Carlo Po, ponte che univa la città alla montagna, bloccando così i rifornimenti tedeschi per le truppe sulla Linea Gotica. Il 26 settembre uno scontro a fuoco con un reparto tedesco venne condotto da “Vico” e da uomini della formazione “S. Ceragioli”: “Relazione a codesto comando dell'imboscata fatta l'altro ieri a circa 31 tedeschi che erano venuti a far saltare strada e ponti. Circa le 16,30 del giorno 26/9 una squadra di Vico, una delle Casette e la mia, ci siamo appostati presso Canevara ed abbiamo fatto fuoco sopra i tedeschi mentre incendiavano i ponti. Da voce sicure si sa che dei 31 soldati sono rientrati a Massa 5 soli e gli altri sono rimasti, parte morti, ed il resto prigionieri.” <310
Ancora, nella notte fra il 25 e 26 settembre, un patriota del reparto sabotatori asportò circa duecento meri di cavo telefonico nella zona adiacente la strada statale Aurelia, in località Turano di Massa, sulla linea che univa il sistema minato di “Porta” con la stazione di comando tedesca. Come già accennato le azioni di guerriglia e sabotaggio contro le truppe tedesche nella zona di Massa non venivano condotte esclusivamente dagli uomini del GPA ma anche da appartenenti del distaccamento garibaldino “A. Cartolari” che nei primi giorni del mese di settembre aveva rioccupato parte del monte Brugiana. Gli uomini comandati da “Andrea” furono molto attivi conducendo attacchi per tutto il mese in diverse località della città. Il 5 venne intercettata nelle vicinanze della base del distaccamento una pattuglia tedesca, composta da quattro soldati che stavano scortando al lavoro una ventina di operai italiani. Saputo dagli operai della presenza di un altro tedesco lasciato nel paese di Bergiola, i partigiani si recarono a catturarlo. La popolazione del paese, temendo una rappresaglia, si scagliò contro i partigiani che, quindi, si limitarono a disarmare i prigionieri e li rilasciarono. Chiese di rimanere in formazione uno di essi di origine francese. I tedeschi, la sera stessa, cannoneggiarono la Brugiana come riportato in una comunicazione a firma “Vico” datata 6 settembre: “Ieri sera giorno 5 corr. Verso le ore 18,30 da una batteria tedesca sita il località Tramoggia (che si segnala per l'eventuale trasmissione delle coordinate per farla bombardare) è stato aperto il fuoco con obiettivo la nostra sede della Brugiana e precisamente sulla zona occupata dalla 3°compagnia comandata dal Ten. Naldo. In un primo tempo si credeva fosse un'azione diretta a farci abbandonare la posizione a scopo di rappresaglia perché nel pomeriggio la Brigata Garibaldi comandata da Andrea aveva presi quattro militari tedeschi rilasciandone tre previo disarmo e trattenendo il quarto che aveva dichiarato di volersi unire ai patrioti sposandone la loro causa, essendo di nazionalità francese. [...] Ci si persuase che doveva trattarsi di un'esercitazione per prova dei cannoni.” <311
[NOTE]
308 AAM busta 14, fascicolo 27.
309 AAM busta 13, fascicolo 22. Datato 18 settembre 1944 con firma di Gino Briglia “Sergio”.
310 AAM busta 1, fascicolo 16.
311 AAM busta 35, fascicolo 13.
Marco Rossi, Il Gruppo Patrioti Apuani attraverso le carte dell'archivio A.N.P.I. di Massa. Giugno - Dicembre 1944, Tesi di laurea, Università di Pisa, 2016