Ogni nuova tecnologia, che soppianta abitudini e usi precedenti alla sua nascita, è motivo di divisione, di crisi ma anche evoluzione e cambiamento sociale. Per Marshall McLuhan i media non si limitano a essere strumenti che ci portano verso il mondo ma costituiscono essi stessi il mondo reale.
Quando, nel 1921, viene fondata in Gran Bretagna la BBC (la più antica radio del mondo tuttora esistente) è la prima radicale innovazione nelle comunicazioni di massa dopo l'invenzione della stampa e conosce subito un grandissimo successo, soprattutto in America e in Europa.
Come sempre accade ad ogni medium, quando la tecnologia utilizzata viene messa a punto, si generano nuovi contenuti, linguaggi, immaginari, ed anche produttori e prodotti, consumi e consumatori.
La musica portatile e le notizie diffuse via radio, quindi la riproduzione di contenuti audio in diretta, ci hanno avvicinati da un capo all’altro del mondo.
Cerchiamo ora di capire cosa ha apportato in questo senso invece l’evoluzione del video, dal cinema alla tv.
[...] Ai fratelli Lumière si deve appunto l'idea di proiettare la pellicola, così da consentire la visione dello spettacolo ad una moltitudine di spettatori, quindi riproduzione di contenuti visivi in differita. Mentre la musica veniva
suonata in diretta, con un orchestra presente nel luogo di proiezione.
Nonostante ciò, intorno al 1900, essi, non intuendo il potenziale del loro brevetto come mezzo per fare spettacolo, ma considerandolo esclusivamente a fini documentaristici, cedettero i diritti di sfruttamento della loro invenzione a Charles Pathé.
Il cinematografo si diffuse così immediatamente in Europa e poi nel resto del mondo.
Si delinearono le prime tecniche proprie del linguaggio cinematografico (la soggettiva, il montaggio lineare, il raccordo sull'asse e i movimenti di camera) e i primi effetti speciali come i trucchi di montaggio (Méliès faceva apparire e sparire personaggi, oggetti e sfondi), le sovrimpressioni (dai registi della scuola di Brighton, riprese dalla fotografia), ecc.
La storia del cinema inizia a mutare radicalmente nel 1927, quando da un’arte prettamente visiva, passa ad includere in sé il linguaggio sonoro.
La possibilità di sincronizzare dei suoni alle immagini è vecchia come il cinema stesso: lo stesso Thomas Edison aveva brevettato una maniera per aggiungere il sonoro alle sue brevi pellicole <2.
Ma quando i vari esperimenti raggiunsero un livello qualitativo accettabile, ormai gli studios e la distribuzione nelle sale erano organizzati al meglio per la produzione muta per cui l'avvento del sonoro venne giudicato non necessario e a lungo rimandato per questioni economiche produttive: non era conveniente.
Cinema muto, per quanto riguarda il parlato, ma non privo di accompagnamento musicale, garantito dalla presenza in sala di un pianista o di un'intera orchestra.
Lo stato delle cose cambiò di colpo quando la Warner (oggi fra le più importanti case di produzione cinematografiche e televisive statunitensi), sull'orlo della bancarotta, giudicò di non avere ormai niente da perdere e, rischiando, lanciò il primo film sonoro: "Il cantante di jazz".
Fu un successo oltre le aspettative: nel giro di un paio di anni la nuova tecnologia si impose prima a tutte le altre case di produzione americane, e poi a quelle del resto del mondo.
La tecnica venne perfezionata ulteriormente nel 1930, creando due nuove attività, il doppiaggio e la sonorizzazione.
Questa novità provocò un terremoto nel mondo del cinema.
Con il sonoro e la musica, la recitazione teatrale a cui si affidavano gli attori del cinema muto risultava esagerata e ridicola: così, dopo alcuni fiaschi le stelle del cinema muto scomparvero in massa dalle scene, e salì alla ribalta un'intera nuova generazione di interpreti, dotati di voci più gradevoli e di una tecnica di recitazione più adatta al nuovo cinema.
Da qui in poi sarà l’evolversi dello stile narrativo e dei temi sociali uniti alle capacità tecniche dei più noti registi di tutti i tempi e alle modalità di fruizione, a scrivere la storia del cinema classico.
Ma noi proseguiamo il nostro viaggio in direzione della televisione, per far emergere come i media visti finora l'abbiano in parte “costruita”.
[NOTE]
2. Si tratta del Dickson Experimental Sound Film del 1895, il primo film il cui suono fu registrato assieme alle immagini, e fu girato appositamente per il Kinetoscopio
Jessica Maullu - Valentina Beraldo, I contenuti televisivi nello scenario transmediale: format culturali attraverso la tv e il web, Tesi di laurea Magistrale, Politecnico di Milano, Anno Accademico 2010-2011
Quando, nel 1921, viene fondata in Gran Bretagna la BBC (la più antica radio del mondo tuttora esistente) è la prima radicale innovazione nelle comunicazioni di massa dopo l'invenzione della stampa e conosce subito un grandissimo successo, soprattutto in America e in Europa.
Come sempre accade ad ogni medium, quando la tecnologia utilizzata viene messa a punto, si generano nuovi contenuti, linguaggi, immaginari, ed anche produttori e prodotti, consumi e consumatori.
La musica portatile e le notizie diffuse via radio, quindi la riproduzione di contenuti audio in diretta, ci hanno avvicinati da un capo all’altro del mondo.
Cerchiamo ora di capire cosa ha apportato in questo senso invece l’evoluzione del video, dal cinema alla tv.
[...] Ai fratelli Lumière si deve appunto l'idea di proiettare la pellicola, così da consentire la visione dello spettacolo ad una moltitudine di spettatori, quindi riproduzione di contenuti visivi in differita. Mentre la musica veniva
suonata in diretta, con un orchestra presente nel luogo di proiezione.
Nonostante ciò, intorno al 1900, essi, non intuendo il potenziale del loro brevetto come mezzo per fare spettacolo, ma considerandolo esclusivamente a fini documentaristici, cedettero i diritti di sfruttamento della loro invenzione a Charles Pathé.
Il cinematografo si diffuse così immediatamente in Europa e poi nel resto del mondo.
Si delinearono le prime tecniche proprie del linguaggio cinematografico (la soggettiva, il montaggio lineare, il raccordo sull'asse e i movimenti di camera) e i primi effetti speciali come i trucchi di montaggio (Méliès faceva apparire e sparire personaggi, oggetti e sfondi), le sovrimpressioni (dai registi della scuola di Brighton, riprese dalla fotografia), ecc.
La storia del cinema inizia a mutare radicalmente nel 1927, quando da un’arte prettamente visiva, passa ad includere in sé il linguaggio sonoro.
La possibilità di sincronizzare dei suoni alle immagini è vecchia come il cinema stesso: lo stesso Thomas Edison aveva brevettato una maniera per aggiungere il sonoro alle sue brevi pellicole <2.
Ma quando i vari esperimenti raggiunsero un livello qualitativo accettabile, ormai gli studios e la distribuzione nelle sale erano organizzati al meglio per la produzione muta per cui l'avvento del sonoro venne giudicato non necessario e a lungo rimandato per questioni economiche produttive: non era conveniente.
Cinema muto, per quanto riguarda il parlato, ma non privo di accompagnamento musicale, garantito dalla presenza in sala di un pianista o di un'intera orchestra.
Lo stato delle cose cambiò di colpo quando la Warner (oggi fra le più importanti case di produzione cinematografiche e televisive statunitensi), sull'orlo della bancarotta, giudicò di non avere ormai niente da perdere e, rischiando, lanciò il primo film sonoro: "Il cantante di jazz".
Fu un successo oltre le aspettative: nel giro di un paio di anni la nuova tecnologia si impose prima a tutte le altre case di produzione americane, e poi a quelle del resto del mondo.
La tecnica venne perfezionata ulteriormente nel 1930, creando due nuove attività, il doppiaggio e la sonorizzazione.
Questa novità provocò un terremoto nel mondo del cinema.
Con il sonoro e la musica, la recitazione teatrale a cui si affidavano gli attori del cinema muto risultava esagerata e ridicola: così, dopo alcuni fiaschi le stelle del cinema muto scomparvero in massa dalle scene, e salì alla ribalta un'intera nuova generazione di interpreti, dotati di voci più gradevoli e di una tecnica di recitazione più adatta al nuovo cinema.
Da qui in poi sarà l’evolversi dello stile narrativo e dei temi sociali uniti alle capacità tecniche dei più noti registi di tutti i tempi e alle modalità di fruizione, a scrivere la storia del cinema classico.
Ma noi proseguiamo il nostro viaggio in direzione della televisione, per far emergere come i media visti finora l'abbiano in parte “costruita”.
[NOTE]
2. Si tratta del Dickson Experimental Sound Film del 1895, il primo film il cui suono fu registrato assieme alle immagini, e fu girato appositamente per il Kinetoscopio
Jessica Maullu - Valentina Beraldo, I contenuti televisivi nello scenario transmediale: format culturali attraverso la tv e il web, Tesi di laurea Magistrale, Politecnico di Milano, Anno Accademico 2010-2011