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sabato 1 gennaio 2022

Un bunker ed una torre delle sirene in pieno centro di Milano

Figura 1. La Torre delle Sirene nell’angusto cortile tra palazzo Diotti (a destra) e palazzo Isimbardi. Foto di M.A. Breda. Immagine qui ripresa da art. cit. infra

 [...] Nel centro storico di Milano, tra Corso Monforte e Via Vivaio, si conservano due Rifugi Antiaerei <1 realizzati in calcestruzzo di cemento armato a prova di bomba, tanto particolari, quanto sconosciuti alla cittadinanza. La Torre delle Sirene si erge imponente, ma celata alla vista da strada, nel piccolo cortile di collegamento tra Palazzo Diotti e Palazzo Isimbardi.
Il primo complesso (con origini che risalgono al XIII secolo) è sede della Prefettura dall’Unità d’Italia; il secondo, invece, dimora gentilizia del XV secolo più volte restaurata e integrata negli anni Trenta con una nuova ala di Giovanni Muzio, è sede della Amministrazione Provinciale di Milano.
 

Figura 2. Il fronte del Bunker della Prefettura verso il giardino di palazzo Isimbardi. Foto di M.A. Breda. Immagine qui ripresa da art. cit. infra

A confine tra i giardini dei due palazzi e in asse con il recinto dell’Istituto dei Ciechi si colloca, invece, ben nascosto, il Bunker della Prefettura. <2
 

Figura 3. La sezione della Torre delle Sirene in un disegno del 1939. Fonte: Archivio Storico Provincia di Milano. Immagine qui ripresa da art. cit. infra

La Torre delle Sirene è uno dei pochi esempi di rifugio antiaereo a torre ancora esistenti sul suolo nazionale e, probabilmente, l’unica del suo genere per quanto riguarda architettura e funzione. Viene realizzata nel 1939, come una gigantesca colonna dorica con terminale conico, rivestita per alcuni metri da una decorazione in marmo pregiato (ora dispersa) e attorniata da quattro sculture. Ha uno sviluppo di 28 m (di cui 22 m in elevato) e si compone di due vani sotterranei e sette fuori terra. Vi si accedeva da Palazzo Diotti, attraverso una galleria nel piano interrato (ancora praticabile) e tramite due passerelle metalliche (oggi rimosse) in corrispondenza di due vani finestra del primo e del secondo piano. Le aperture erano protette da un sistema di doppie porte blindate, all’esterno antiscoppio e all’interno antigas, che oggi si presentano in avanzato stato di corrosione.


Figura 4. Pianta e sezione di uno dei piani della Torre delle Sirene. Fonte: Archivio Storico Provincia di Milano. Immagine qui ripresa da art. cit. infra

Nel 1940 vi si installa la centrale di comando delle sirene di allarme antiaereo della città di Milano, <3 elemento del sistema di difesa aerea passiva, che dal 1931, sulla carta, copre tutto il territorio nazionale, attraverso una rete di avvistamento e di collegamenti gestita dall’UNPA (Unione Nazionale Protezione Antiaerea), purtroppo scarsamente operativa per mancanza di mezzi. La segnalazione dell’allarme - elemento indispensabile della difesa passiva - si propagava a partire dalle centrali di allarme, che, ricevano l’avviso di avvistamento di aerei nemici e, attraverso un sistema di collegamenti telefonici, avvertivano gli incaricati sul territorio di attivare o far cessare le sirene.
La Torre delle Sirene di Milano, inoltre, ha offerto riparo al personale della Prefettura, nonché al Prefetto e alla sua famiglia fino al loro trasferimento nel Bunker della Prefettura.
 

Figura 5. Sezione trasversale del Bunker della Prefettura. Fonte: Archivio Storico Provincia di Milano. Immagine qui ripresa da art. cit. infra

Il Bunker della Prefettura, ultimato nel 1943, è un rifugio antiaereo in cemento vibrato e armato con importanti spessori murari: 2,50 m in copertura e ai lati e 1,50 m alla base.
 

Figura 6. Le due porte di ingresso del Bunker. Foto di G. Padovan. Immagine qui ripresa da art. cit. infra

[...] Esplorare, attraverso la ricerca in archivio e sul campo, è sicuramente il primo passo per fare emergere e riconoscere il valore di tale patrimonio, ma decisamente più significativo sarebbe riuscire a restituire questo patrimonio culturale alla collettività.
Consideriamo, infatti, che le costruzioni umane siano straordinari ‘portatori di cultura’, oggetti capaci di trasferire conoscenze ed emozioni in coloro che sanno vedere.
Pensiamo che un’architettura sia un’opera capace di esprimere il significato attraverso una sintassi ed un linguaggio fatto di materia.
Talune architetture sono state realizzate per sopravvivere in frangenti drammatici, come nel caso dei rifugi antiaerei ad uso civile. Anch’essi espressione dell’ingegno umano, sono la testimonianza di un sapere tecnico e tecnologico, talvolta non disgiunti da un senso artistico, come l’impegno ad abbellire e rendere visivamente meno contrastante l’esistenza della Torre delle Sirene tra due edifici storici di Milano: Palazzo Isimbardi e Palazzo Diotti.
Se a ciò aggiungiamo che i singoli oggetti edilizi sono parti integranti del paesaggio che li accoglie, formando un sistema unitario, il passo che ci separa dall’intervenire sembra davvero piccolo.
Non sarebbe certo una novità l’apertura al pubblico di strutture in calcestruzzo di cemento armato, prodotte da un’economia sofferta in pieno clima bellico.
 

Figura 7. L’impianto di filtrazione e rigenerazione dell’aria del piano semi sotterraneo del Bunker. Foto di G. Padovan. Immagine qui ripresa da art. cit. infra

[...] Confrontandosi con tali scenari, l’ipotesi di restituire alla cittadinanza la Torre delle Sirene e il Bunker della Prefettura e di Milano sembra trovare significative ragioni.
Il complesso di Palazzo Diotti e Palazzo Isimbardi, infatti, è stato il centro nevralgico del sistema milanese di allerta antiaerea della Seconda Guerra Mondiale e, come tale, dovrebbe tornare ad essere riattivato come epicentro di un nuovo sistema di allerta collettivo sul tema della guerra, che operi proprio attraverso la memoria degli eventi passati. [...]
 

Figura 8. L’interno della Torre delle Sirene con la scala di collegamento tra i piani e il residuo di una bicicletta per l’azionamento in mancanza di corrente elettrica dell’impianto di filtrazione e rigenerazione dell’aria. Foto di G. Padovan. Immagine qui ripresa da art. cit. infra

[NOTE]
1 Lo studio dei rifugi antiaerei si colloca nell’ambito dello studio tipologico delle cavità artificiali che l’associazione Speleologia Cavità Artificiali Milano svolge da oltre trent’anni secondo criteri scientifici. Nello specifico i rifugi antiaerei rientrano nella Tipologia n. 6 “Strutture militari”. Per un approfondimento sull’ordinamento tipologico si veda: PADOVAN (005. Per l’approfondimento sui rifugi antiaerei di Milano si rimanda al testo: BREDA, PADOVAN 2012.
2 I due rifugi milanesi sono stati rilevati e studiati dall’Associazione a partire dal 2005; il lavoro ha comportato il rilievo planimetrico, l’analisi dei manufatti, lo studio dei documenti d’archivio, la ricerca di ulteriori elementi conoscitivi.
3 Il 16 settembre 1940 è stipulato il contratto tra il Comune di Milano e la ditta S.A.I.R., con sede in Milano via Archimede 56, avente per oggetto trasporto della centrale di comando delle sirene d’allarme. Il contratto è registrato al N. 3972 in data 10 ottobre 1940. Nel contratto si legge: “Il presente contratto ha per oggetto il trasporto della centrale di comando delle sirene d’allarme dalla attuale sede di Piazza Affari n.2, alla nuova presso il ricovero antiaereo del Palazzo della R. Prefettura di via Monforte”. Dal verbale di ultimazione e di collaudo provvisorio avvenuto il 17 Novembre 1940 si apprende che l’impianto è funzionante ed il materiale corrisponde per qualità e quantità alle prescrizioni contrattuali. La medesima situazione viene constatata a sette mesi di distanza con il collaudo definitivo dell’11 giugno 1941 nel quale si scrive che la centrale “funziona regolarmente ed è in perfetto stato”. I verbali e il contratto con la ditta S.A.I.R. sono conservati presso la Cittadella degli Archivi e Archivio Civico di Milano, Cartella 320/1941 Lavori Pubblici.
 

Figura 9. Indagini diagnostiche nel piano semi-sotterraneo del Bunker. Foto di M.A. Breda. Immagine qui ripresa da art. cit. infra

Maria Antonietta Breda
- Maria Fianchini, Memorie di guerra. Verso la riapertura del Bunker della Prefettura e della Torre delle Sirene di Milano, Scienze Del Territorio, 5, 125-131, Firenze University Press, 2017